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Musica 8D: è l'inizio della rivoluzione sonora?

Alcune sere fa, da uno dei tanti gruppi Whatsapp mi è arrivato l’audio di una canzone in 8D dei Pentatonix… Mi ha incuriosito, ho preso le cuffie e ho fatto play… Blimey! Sono rimasto davvero impressionato e per tutta la sera, nella solitudine di questo periodo di quarantena e isolamento sociale per il coronavirus, mi sono fatto conquistare da questa nuova esperienza sonora, provando come questo effetto potesse esaltare canzoni di ogni genere musicale!

Questo perché, ascoltando una canzone 8D, si ha l’immediata impressione di essere avvolti dalla musica e che addirittura i suoni si propaghino nello spazio, al di fuori degli stessi auricolari. Si diventa parte del contesto musicale, attori inconsapevoli in una nuova dimensione, il centro di una innovativa esperienza sonora!


Se non avete ancora sentito parlare della musica 8D vi invito a scoprire questo nuovo mondo con la nostra selezione sul canale Youtube! Verrete proiettati in una nuova dimensione in cui tutto sembrerà prendere vita, dalle colonne sonore dei film di Hollywood (Star Wars, Avengers, giusto per fare qualche esempio) alle hit dei vostri artisti preferiti.


Ma cosa rende così speciali le canzoni in 8D? Sarà una rivoluzione musicale?

Come ha riportato il produttore Andrés Mayo “[L'8D] si basa su una manipolazione di fase che impedisce al nostro cervello di sapere da dove viene il suono. La nostra mente entra in una sorta di parco di divertimenti di suoni che vanno e vengono, e che regalano una sensazione di spazialità che è migliore di quella vissuta con il suono stereo. […] “. La tecnica usata per la musica 8D si basa sul concetto di “Panning”, ovvero la distribuzione direzionale dei suoni, solo che a differenza dell’effetto surround qui si muovono liberamente e in maniera indipendente dai diffusori, provocando un effetto differente. Provate a sentire la differenza fra un audio sorround e uno in 8D.


Non è quindi una novità assoluta, anzi già in passato la musica 8D è finita sulla cresta dell’onda. Addirittura negli anni ’70 si iniziava a parlare di musica a 360 gradi, quando direzionando i microfoni si otteneva il cosiddetto formato Ambisonics. È dall’estate del 2018 tuttavia che le canzoni 8D si sono diffuse veramente, soprattutto attraverso alcune community legate al rap.

La cosa che mi ha sorpreso maggiormente è che oggi chiunque può aggiungere l’effetto 8D alle proprie canzoni! Utilizzando alcuni software online come Ambeo Orbit e Audacity (entrambi in versione gratuita) e alcuni tutorial si può iniziare fin da subito a creare audio con questa tecnologia! Un’altra tecnica, più avanzata, per registrare audio immersivi è quella della registrazione binaurale, che permette di ottimizzarla per il suo futuro ascolto con le cuffie, ma la lasciamo ai più esperti.


Non so se l’8D sarà il punto di partenza di una rivoluzione nel modo di ascoltare la musica, ma sicuramente sta creando grande interesse e entusiasmo in questo periodo e personalmente ritengo pazzesche le opportunità di sviluppo in futuro! Voi cosa ne pensate?

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